Pandemia

Lo spettacolo è articolato in tre atti e gioca sul terreno dell'ironia, del grottesco e del surreale. 

Nonostante il titolo, non c’è alcun riferimento esplicito alla pandemia di Covid, ma proprio come nella pandemia, il regista ha immaginato un percorso attraverso tre momenti: la vita normale, l'arrivo del nemico invisibile, la malattia.

La vita normale: rappresentata attraverso Tragedia in due battute di A. Campanile, si articola in pochi brevissimi sketch, quasi delle vignette umoristiche che restituiscono immagini di quotidianità.

L'arrivo del nemico invisibile: il testo è Sola in casa di Dino Buzzati e la scena si svolge a casa di una cartomante, madame Iris, che riceve la visita del suo vicino di casa, l'orologiaio che ha bottega proprio al pian terreno dello stabile. Madame Iris è nervosa, spaventata, per la presenza di un serial killer che sceglie le sue vittime proprio lì nel suo quartiere, ma stasera per fortuna c'è compagnia e soprattutto c'è del lavoro per lei: fare le carte all'affascinante ospite. La particolarità è che è tutto invisibile, proprio come un virus.

La malattia: tratta da Sette Piani di Buzzati, la pièce racconta il ricovero e la degenza del ricco ingegner Corte in una lussuosa clinica privata. Peccato che i medici traggano un intimo piacere dalla malattia dei pazienti. Peccato che gli infermieri non mostrino alcuna compassione. Peccato che gli altri malati abbiano perso la speranza di guarire. E così il peregrinare di Corte da un piano all'altro della clinica comincia a ricordare il viaggio di Dante tra i gironi dell'inferno.


Tratto da testi di Achille Campanile e Dino Buzzati
Regia di Tomaso Carraro